“Stasera stiamo a casa” is the new “usciamo a far serata”

Cresce l’abitudine a passare le serate in casa anziché uscire: ad affermarlo una ricerca internazionale svolta da Deliveroo, che ha indagato sulle nuove abitudini di passare le serate in 12 Paesi. Per quanto riguarda l’Italia, 2 intervistati su 3 amano passare le serate tra le mura domestiche insieme al proprio partner in compagnia di buon cibo, tv/film, musica e il calore di una coperta, meglio se il meteo è brutto. E per farlo spesso ci si inventa scuse di ogni tipo, dalla malattia presunta a impegni di lavoro, sino ad arrivare a vere e proprie perle di fantasia. I più casalinghi? Gli inglesi!

Italiani popolo di amanti delle serate a casa!

E’ questo quanto emerge da una ricerca internazionale condotta in 12 Paesi su un campione di 1.000 individui circa a nazione, da Deliveroo il servizio di premium food delivery che consente di gustare comodamente a casa il meglio della ristorazione cittadina presente in Italia a Milano, Roma, Piacenza e da qualche giorno anche a Firenze.

Oltre 2 italiani su 3 (71%), dichiara di preferire passare una serata in casa con buon cibo, film e ottima compagnia anziché uscire a fare baldoria. Un’abitudine comune non solo agli adulti ma anche ai più giovani: il 62% tra i 18 e i 24 anni ed il 66% tra i 25 e i 34 anni preferisce infatti passare una tranquilla serata tra le mura domestiche piuttosto che andare per locali. Situazione diversa in Spagna dove la percentuale di chi preferisce stare a casa scende al 51% mentre i più “casalinghi” di tutti risultano essere gli inglesi con un 80% di preferenze accordate alle serate tra le mura domestiche.

In Italia non si esce di casa prevalentemente per motivi legati al meteo (“fa troppo freddo o caldo per uscire” – 16.80%), per pigrizia (“andare a tornare dal luogo dell’appuntamento” – 15.30%), per “non dover parlare con sconosciuti che si possono incontrare” (13.60%), e per “non doversi vestire da uscita” (12.60%), tema quest’ultimo sentito in modo particolare dalle donne (14.12%).

Poco sensibili alle temperature esterne sono invece gli irlandesi che preferiscono non uscire per non spendere troppi soldi o per non ritrovarsi con l’hangover da post serata il giorno successivo. In Francia tra le principali motivazioni per il non uscire c’è il dover incontrare o parlare con persone poco gradite, mentre gli spagnoli, più “chiacchieroni”, quando non escono lo fanno soprattutto perché nei locali non si riesce a conversare bene con i propri amici causa rumore o musica alta.

E per non uscire, spesso ci si lancia in scuse di ogni tipo, probabili o meno, che vanno da sopraggiunte malattie ad impegni improrogabili di lavoro, sino a vere e proprie “perle” di fantasia menzognera.

 

Gli ingredienti per la serata perfetta a casa: cibo, film partner e.. il brutto tempo

Per una serata perfetta da trascorrere a casa non devono mancare: ottimo cibo (37%), tv/film (41%), la compagnia del proprio partner/coniuge (25,20%) ed.. un tempo orribile fuori (23.70%).

Si aggiungono poi per completare l’atmosfera il calore di una coperta o di un piumone per le donne (19.70%) e della buona musica per gli uomini (12.42%), entrambi elementi preferiti alla compagnia di un amante perfetto (7.25% per i maschi e 3.72% per le femmine).

 

Con chi si preferisce trascorrere una serata in casa?

Su tutti il proprio partner/coniuge che rappresenta la compagnia ideale per oltre 1 intervistato su 3 (39.60%), evidenza comune a tutti i Paesi coinvolti nell’indagine. Seguono un gruppo di amici misto (composto sia da maschi che da femmine) per l’11.30% ed i propri figli (8.20%). La preferenza accordata ai figli presenta invece un peso maggiore in Belgio dove sale ad oltre il 13%.

Nelle serate con gli amici gli elementi di convivialità assumono un ruolo fondamentale: si ama molto mangiare insieme, sia cucinando che ordinando cibo da condividere (46.20%), chiacchierare (oltre 50%), giocare con giochi da tavolo (22,70%) ed ascoltare musica (16.50%). Le donne poi amano molto cimentarsi in maratone di film (20%) mentre gli uomini preferiscono assistere insieme ad un evento sportivo (18.30%).

 

Quante scuse per non uscire

Per non uscire spesso si inventano bugie o si raccontano scuse: uno su due (57%) lo fa almeno una volta al mese mentre i più incalliti (il 22%) adduce motivi per non uscire almeno una volta a settimana.

Quali le motivazioni più scelte? “Mi devo alzare presto il giorno dopo” è mediamente la risposta più gettonata (16%), amata in modo particolare dagli uomini (19%). Seguono la “malattia improvvisa” (15.72%) prediletta dalle donne (18%), “altri programmi “(13.48%), un più generico “non possono venire” (13.12%) e il sempre verde “devo lavorare fino a tardi” (9.81%).

Quest’ultima scusa legata ai presunti impegni di lavoro è molto più comune in Olanda mentre nel Regno Unito invece domina “ho altri programmi” seguita a ruota da “devo occuparmi del cane”.

I giorni in cui si preferisce “bidonare” amici o parenti sono il lunedì (17.40%) e il venerdì (13.50%), giorni che coincidono solitamente con l’inizio e la fine della settimana lavorativa.

In pochi avvisano della loro assenza prima delle 24 ore precedenti all’appuntamento (solo il 7%); uno su due (53%) lo fa non prima delle 6 precedenti, mentre il 15% “tira il pacco” a poche ore dall’appuntamento (entro le 2 ore precedenti l’incontro). Solamente meno del 2% degli intervistati decide di non presentarsi senza avvisare.

Curioso inoltre come circa la metà degli intervistati (49.7%) decida di accettare spesso invito ad uscire pur sapendo a priori di non poterci andare. Un’abitudine consolidata per non urtare i sentimenti di qualcuno (38.43%) e per evitare diverbi o discussioni (18.3%). Un si è nella maggior parte dei casi più facile di un no.

 

Le scuse più strane

Spesso, per non uscire, si va oltre le classiche scuse, lanciandosi in vere e proprie perle di fantasia. Ta le scuse più curiose mai inventate per liberarsi da un impegno c’è da sbizzarrirsi.

Eccone alcune tra le più strane che emergono dalla ricerca condotta da Deliveroo:

- “È il compleanno del mio cane”

- “Ho una visita medica” (il giorno di Natale)

- “Scusa mi sono addormentato e mi sono svegliato solo ora” (2 giorni dopo)

- “E’ rimorta mia zia” (già mancata in precedenza)

- “Mi si è addormentata la gamba e non voglio svegliarla”

- “Mi sono preso una brutta insolazione” (a novembre)

- “Ho paura che se esco vengano i ladri”

- “Son finita in un tombino”

- “Devo far da babysitter a mia nonna”

- “Sono bloccato sul water”

- “Soffro di un terribile raffreddore al fieno”

 

Per ulteriori informazioni su Deliveroo visitate il sito https://deliveroo.it/.

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Filippo Ferrari

Ufficio stampa Deliveroo, Eidos Srl

Maggiori informazioni su Deliveroo

Deliveroo è un pluripremiato servizio di consegna fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Collabora con circa 176,.000 tra i più amati ristoranti e supermercati partner e con circa 150.000 rider per offrire la migliore esperienza di consegna di cibo al mondo. Deliveroo ha sede a Londra con uffici in tutto il mondo. 

Deliveroo opera in 10 mercati, tra cui Belgio, Francia, Hong Kong, Italia, Irlanda, Qatar, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Regno Unito.